STUDENTESSA di DECORAZIONE

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MILANO, MI, Italy
Accademia di belle arti di Brera, Corso di fotografia, docente Laera Cosmo, a.s. 2011/2012

sabato 11 febbraio 2012

Reza Deghati: l’orgoglio dell’Afghanistan in una foto

di Chiara Ribichini

“Ho indossato gli abiti afghani e, da clandestino, ho camminato per settimane, per mesi, attraversando montagne e piccoli villaggi. Ho trovato di fronte a me il popolo più nobile che io avessi mai incontrato nella mia vita”. Così Reza Deghati, fotografo e giornalista di origine iraniana naturalizzato francese al quale è dedicata la serata Afghanistan. Cartoline dal fronte in onda su National Geographic Channel (canale 402 di SKY) domenica 7 febbraio alle ore 22:10, ricorda quando, nel 1983, per la prima volta mise piede in Afghanistan. In quel periodo il Paese subiva l’occupazione sovietica. Gli afghani erano “molto poveri, il futuro per loro era buio. Eppure avevano un incredibile orgoglio nel combattere gli invasori”.

Un orgoglio che, sottolinea Reza, deriva anche dalla consapevolezza di essere un popolo nato per vincere. La storia lo ha dimostrato. “Da Alessandro Magno ai persiani, dall’impero indiano a quello mongolo, dagli inglesi ai russi fino ad arrivare ad Al Qaeda. Gli afghani hanno combattuto contro ogni tipo di invasori. La cosa più incredibile è che in ogni guerra sostenuta sono sempre stati loro i vincitori”. Non solo. “Ogni popolo che è stato sconfitto dagli afghani, subito dopo ha perso anche l’impero”. La gente del posto sa bene questo, sa di “esser capace di vincere il mondo”. E questa consapevolezza dà loro la forza di guardare al futuro con occhi di speranza anche nei momenti più difficili. Reza ha avuto modo di toccare con mano questo ottimismo, questa vitalità del popolo afghano. E’ infatti uno dei pochi fotografi che è riuscito a spingersi così vicino alle zone di guerra dell’Afghanistan. Reza non è solo uno dei fotografi più importanti al mondo, ma un vero e proprio testimone del nostro tempo. I suoi scatti raccontano, attraverso i volti degli uomini, la storia dell’Afghanistan, un Paese che ha sconfitto anche il nemico più forte.
Nel 1983, ricorda Reza Deghati, l’Armata Rossa sembrava invincibile. Ma un uomo riuscì a mostrare al mondo intero che i russi non erano altro che “tigri di carta”. Si chiamava Ahmad Shah Massoud. Deghati ha trascorso 17 anni accanto a lui fotografandolo, realizzando documentari. “E’ una delle più importanti figure storiche al mondo” osserva il fotografo di National Geographic. E spiega: “Quando era solo un giovane studente non accettò l’invasione sovietica dell’Afghanistan e diede vita a un piccolo movimento, in un piccolo villaggio, basato su un principio: sali e butta giù il muro di Berlino”. Ma Massoud non è stato soltanto l’eroe nazionale che ha liberato il Paese dai russi, ma anche “un intellettuale, un uomo con un animo poetico che sognava, finita la guerra, di diventare un maestro per i bambini”.
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2010/02/03/afghanistan_cartoline_dal_fronte_intervista_reza_deghati.html



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